Il gusto di questo risotto è tendente all’acido per via dello champagne e del ribes, solo parzialmente compensato dal burro e dal parmigiano. Preparatelo se il vostro palato gradisce questo sapore.
INGREDIENTI:
riso – carnaroli o vialone
champagne – in alternativa spumante pregiato
cipollotti
ribes rosso
burro
olio extravergine di oliva – delicato
parmigiano – grattugiato
cipolla
sedano
carota
prezzemolo
manzo – reale, biancostato, osso
sale – grosso.
Preparate un brodo di carne.
Immergete in acqua fredda, cipolla, carote, sedano e prezzemolo. Aggiungete un osso di bovino, un pezzo di biancostato ed un pezzo di reale. In ultimo sale grosso e ponete su fiamma alta. Schiumate i residui che affiorano in superficie, abbassate la fiamma e fate andare per due, tre ore.
Tritate il cipollotto e passatelo in una casseruola con burro ed olio.
Quando il cipollotto risulterà trasparente e ben dorato
aggiungete il riso: “un pugno per commensale più uno per la pentola”.
Tostate, è un’operazione fondamentale per la riuscita del risotto.
Finita la fase di tostatura, irrorate con abbondante champagne e fate ridurre.
iniziate l’aggiunta del brodo caldo. inizialmente due mestoli, ed una volta ridotto, un mestolo alla volta. Considerate che, in questo caso, l’ultimo mestolo di brodo dovrà essere sostituito con un altro pò di champagne. Considerate il tempo di cottura del riso, in maniera tale da regolarvi sui mestoli di brodo da aggiungere.
A metà cottura aggiungere il ribes sgranato.
A fine cottura aggiungere un pezzetto di burro e parmigiano.
Mescolate, coprite e lasciate mantecare per 3-5 minuti.
Fabio
Mi dispiace ma questa ricetta non la stellino forse per il fatto che non adoro i vari risotti alla frutta degli anni 90
Buon Anno in golosità
Ciao, grazie per seguirmi. In effetti il risotto allo champagne è molto anni ’80 e quelli alla frutta anni ’90, concordo. Ma devo dire che a me l’acidità che danno fragole o ribes a queste preparazioni mi piace molto. Buon anno anche a te. Dimenticavo, ho seguito il tuo consiglio sulla cannella nella tart tatin, non ci avevo pensato in effetti, sta benissimo.
Fabio