Questa è un aricetta semplice per ottenere un ‘ottima anatra all’arancia. Poichè da ragazzino avevo espresso il desiderio di assaggiare questo piatto, mia madre chiese a zia Elsa, nota per preparare questo piatto, la sua ricetta. Poichè cerco di dare sempre a Cesare quel che è di Cesare, il nome della ricetta contiene il nome della legittima proprietaria della ricetta. Praticamente realizzo questo piatto da circa 30 anni 🙂
INGREDIENTI:
arance gialle
anatra
olio extravergine di oliva
burro
sale
zucchero semolato
aceto
pepe nero macinato
brodo granulare
farina
vino bianco
brandy.
Lavare ed asciugare le arance.
Con uno sbuccino prelevare la buccia delle arance cercando di evitare il bianco.
Ridurre le bucce in listarelle.
Porre le stricioline in una casseruola con abbondante zucchero.
Aggiungere aceto e fare andare a fiamma bassa fino a quando le bucce saranno morbide, spegnere e lasciarle in ammollo a raffreddare.
Separare in due metà le arance.
Spremerle.
Preparare una miscela di sale e pepe nero.
Spennellare l’anatra eviscerata con olio.
Massaggiare con la miscela di sale e pepe.
Fondere il burro in olio di oliva.
Rosolare l’anatra da tutti i lati.
Sfumare prima con il vino bianco e poi con il brandy
Cospargere di brodo granulare.
Innaffiare col succo di aranca.
Aggiungere acqua calda sino a oltre la metà dell’anatra.
Coprire parzialmente e lasciare cuocere per un’ora e mezza girando l’anatra una sola volta a metà cottura.
Prelevate le bucce caramellate eliminando il liquido di cottura.
Trascorso il tempo indicato prelevate l’anatra e tenetela al caldo ( forno a 100°C) avvolta in un foglio di alluminio.
Mettete in una piccola ciotola del burro ammorbidito e farina.
Mescolare sino ad ottenere una cremina.
Sgrassate il brodo di cottura del’anatra e fatelo restringere.Esiste uno speciale “annaffiatoio” da cucina che serve proprio ad eliminare il grasso dai brodi.
Legare la riduzione con qualche cucchiaio di crema di burro e farina. Aggiungere le scorze di arancia.
Impiattate cospargendo l’analtra con il fondo di cottura.
Fabio